Intervista: We Came As Romans

Nessuna Descrizione In occasione della data di Milano del Vans Off The Wall Music Night, ho incontrato e intervistato Josh Moore, chitarrista e compositore principale dei We Came As Romans.

 

Innanzitutto benvenuto/i in Italia! Ho avuto l'occasione di vedervi suonare nella data londinese del Vans Warped Tour la scorsa settimana, è stata un bella e caotica esperienza! Come sono andati fino ad ora i concerti del Vans Warped Tour e le serate Vans Off the Wall? Parlaci degli aspetti positivi e di quelli negativi di questo tipo di festival.

Grazie! Si nel weekend suoniamo nel festival principale del Vans Warped Tour e durante la settimana facciamo i concerti del Vans Off the Wall Music Nights con i Parkway Drive e le altre band. I concerti sono andati bene, fra tre giorni ritorneremo negli USA e quindi è stato tutto molto veloce! Non direi che ci sono aspetti negativi, l’unica pecca della data di Londra è che dall’ inizio alla fine della giornata siamo stati super impegnati anche perché abbiamo fatto molte interviste, firma degli autografi e poi c’è stato il nostro concerto, ecc..., quindi non abbiamo avuto la possibilità di vedere i nostri amici delle altre band suonare, tutto si è svolto in maniera così veloce! Il Vans Tour europeo è simile a quello che si svolge negli Stati Uniti in estate, con l’unica differenza che a quest’ultimo partecipano qualcosa come settanta band divise in circa otto palchi. Se mai venissi ad al Vans Tour americano vedresti quanto è pazzesco!

Il vostro nuovo album "Tracing back roots" è uscito nel luglio 2013 e da allora siete stati in tour per promuoverlo. Quando un musicista sta componendo un album ha sicuramente una certa sensazione riguardo alle canzoni. Dopo averle suonate live tante volte e per diversi mesi magari quella sensazione tende a modificarsi. Qual'è stata la vostra reazione e qual'è la vostra sensazione attuale riguardo questo terzo album?

Non so.. tutte le canzoni che ho scritto hanno un significato personale molto importante per me, sono basate sulle mie esperienze e ho cercato di comporle in modo che ognuno potesse ritrovarsi in quello che ho scritto. Quindi il sentimento non è cambiato, sono ancora molto connesso a questi brani. Sicuramente c’è qualche differenza tra le canzoni che ho scritto per questo album e quello che ho composto per il primo album, ora sono più grande e le mie esperienze di allora sono diverse da quelle attuali.

Qual'è stata la reazione del pubblico e dei vostri fan?

La reazione è stata molto buona! Eravamo molto nervosi per quanto riguarda la ricezione di quest’ultimo album, che per noi è un lavoro diverso da tutto quello che abbiamo fatto in passato, ma la reazione da parte del pubblico è stata fino ad ora, la migliore che un nostro lavoro abbia mai ricevuto.

Rispetto ai precedenti album quali sono i nuovi elementi dal punto di vista tecnico o della composizione che possiamo sentire in "Tracing back roots"?

Abbiamo lavorato con un nuovo produttore John Feldmann, lui ha un approccio molto diverso rispetto a quello che ha portato alla composizione degli altri album. E’ stato bello poter scrivere delle canzoni con lui, abbiamo scritto quasi tutte le melodie vocali insieme, mi ha aperto la mente a un nuovo modo di comporre.

Parlaci un pò del processo di scrittura di questo terzo album.

La cosa bella di comporre con John è che, scrivendo in una maniera diversa, non mi sono più basato sul mio solito modo di comporre: prima la parte di chitarra, poi la batteria, poi le parole, le parti vocali, ecc.. . Nelle canzoni che ho scritto con lui magari tutto è partito dalle lyrics, poi si aggiungevano i riff, e così via. Ho capito che non c’è un modo “giusto” o un ordine “giusto” da seguire, ci sono tanti modi per comporre una canzone!

Mischiare metal e melodia non è semplice. Di solito nel metalcore classico, c'è una strofa tirata e un ritornello melodico, qualche breakdown qua e là, ecc... Come è possibile, secondo te, trovare un equilibrio tra melodia e metal?

Più che altro lo senti quando c’è questo equilibrio, soprattutto quando componi qualcosa mosso da un certo sentimento che vuoi esprimere, non c’è niente di preconfezionato!

La melodia sembra essere al centro del vostro sound: è molto sviluppata, è ovunque. Un certo pubblico europeo potrebbe scambiare l'abbondanza di parti melodiche per una mancanza di aggressività, forse a causa di una diversa cultura musicale tra Europa e USA. Ma a volte è più difficile comporre parti melodiche e risultare anche heavy, che puntare solo su riff e strutture heavy. Sei d'accordo?

Si. Poi dipende tutto da come va il flusso della scrittura. Come ti dicevo prima magari si inizia con una parte melodica, poi si prosegue con una parte più tirata. Non c’è veramente uno schema, la canzone prende la direzione nel momento in cui la scrivi. Ad esempio può anche esserci una parte di scratch che in realtà non è né tirata né melodica! Scriviamo e componiamo qualsiasi cosa vogliamo che sia presente in una canzone.

La presenza di due cantanti è una vostra particolarità e penso che permetta di sviluppare bene la dicotomia melodia/aggressività, ma dà anche maggiore versatilità e senso di unità al suono. La vostra amicizia nella vita reale si riflette un pò nel vostro sound?

Onestamente il fatto di avere due cantanti non è stata una cosa pensata. Ci sono stati diversi cambi di line-up prima che arrivassimo a Dave e Kyle come cantanti. Originariamente Dave suonava la chitarra e non abbiamo mai programmato di avere due cantanti perché risultassimo unici nel panorama musicale. La formazione che abbiamo adesso è il risultato naturale del percorso della band. Non c’è nessuno schema dietro questo! Per quanto riguarda la scrittura, io mi occupo anche della composizione dei testi, che parlano delle mie esperienze personali, che logicamente prevedono l’amicizia che ho con gli altri componenti della band e le nostre esperienze comuni.

I We Came as Romans sono sulla scena da più di otto anni. Quali sono le ragioni che vi hanno spinto a suonare insieme?

Io e Dave siamo gli unici membri originali della band da quando si è formata otto anni fa. Eric (il batterista) è entrato nella band sette anni fa, Andy (il bassista) sei anni fa, e poi è arrivato Lou (l’altro chitarrista). Insomma ci sono stati un sacco di cambi. Nell’estate del 2008 è arrivato Kyle e da allora la nostra formazione è stabile. E’ stato difficile trovare persone che volessero veramente dedicarsi alla musica, fare dei sacrifici e rinunciare a molto del proprio tempo per andare in tour e solo quando trovi le persone giuste riesci ad andare avanti.

Per quel che riguarda i testi delle canzoni ho notato che c'è una tendenza, una proiezione verso il futuro, ma il titolo del vostro album è "Tracing back roots" (trad. "risalire alle origini"), una sorta di tornare al passato per poi andare avanti. Un brano dell'album ha il titolo "Present, future and past” (trad. "presente, futuro e passato"). Come pensi che queste tre dimensioni siano collegate?

Logicamente sono tutte e tre connesse, quello che hai fatto nel passato influenza il presente e il futuro, quello che vivi ora è connesso con il passato e influenza il tuo futuro, e il futuro è come continuerai ad agire e sicuramente avverranno molte cose che non controlli, ma in effetti potrai sempre vigilare su come le tue azioni hanno delle conseguenze anche sulle persone che ti circondano. Come band abbiamo sempre voluto dare questo messaggio: impara il più possibile dal passato, cerca di essere la migliore persona che puoi essere in questo momento e cerca di costruire un futuro in cui vivi bene e sei felice.

Quanto sono importanti i testi delle canzoni per voi? Pensi che i testi possano cambiare un pò la visione del mondo delle persone? Qual'è il feedback che ricevete dal pubblico?

Certo le lyrics sono molto importanti! Nessuno ascolta un riff di chitarra e pensa: “Questo riff ha cambiato il modo in cui vedo la vita!”. Quando ero più giovane sono stato influenzato dalle parole delle canzoni delle mie band preferite e penso accada la stessa cosa con la nostra band. Ed è forse proprio il significato delle nostre lyrics la ragione per la quale abbiamo molti fan, le persone entrano in contatto con le lyrics delle nostre canzoni. In realtà non presto molta attenzione ai commenti, nel passato ci sono state persone che mi hanno detto: “Oh i vostri testi sono veramente brutti!”, ma non mi sono scomposto perché volevano solo provocare una mia reazione, ma a me non importa, non mi infastidisce!

Qual'è la peggiore critica e il miglior complimento che avete ricevuto riguardo alla vostra musica?

In generale i commenti peggiori li trovi su Youtube. E’ un canale interessante per caricare i video ecc .., ma ci sono persone che passano tutto il giorno su Youtube o su Internet non approfittando del loro tempo per fare qualcosa di utile! I migliori complimenti li riceviamo dai nostri fan!

Sto facendo una ricerca sul rapporto tra donne e metal: perché pensi ci siano ancora poche donne nel pubblico e ancora di meno sul palco? Quali band metal, in cui suonano delle donne, conosci?

Non so.. quando un ragazzo sogna di entrare in una band, pensa che diventerà il migliore chitarrista di sempre. Mentre, invece, quando è una ragazza a sognare l’entrata in una band pensa che diventerà una popstar, una barbie con la chitarra! Ci sono diversi punti di vista e stereotipi musicali, è una questione di come la cultura ha influenzato le generazioni più giovani. Non sono uno che ascolta tantissima musica quindi non conosco molte band femminili, ho sentito parlare di una band chiamata Paris, oppure ad esempio la mia ragazza ammira molto i Paramore. Elliott (Gruenberg) dei Bless the Fall mi ha parlato di una band metal in cui suona una ragazza chiamata Jager! Io in realtà non amo molto ascoltare musica metal, sai dopo che suoni in molti concerti di questo genere, vuoi solo ascoltare musica leggera e rilassarti!

Haiku time! Pensando alla situazione attuale della tua carriera componi un haiku.

(sillabando) Ora sono in Europa, è molto freddo fuori, ritornerò presto a casa! Yeah!

Siamo arrivati all’ultima domanda! A nome di Metalwave ti ringrazio per l'intervista, ma prima di lasciarci parlaci dei vostri progetti e concerti futuri.

Ora fineremo il Vans Warped Tour in Europa, poi andremo in Australia sempre con il Vans Warped Tour. Il prossimo anno ritorneremo in Europa, in Inghilterra per la precisione per il Rock Sound Impericon "Exposure Tour" , tra febbraio e marzo. Poi ci sono un altro paio di eventi a cui parteciperemo, ma non posso dirti altro a proposito!!

Intervista di Jezebel Articolo letto 2630 volte.

 


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